Negli occhi il mare

  




                                    Negli occhi il mare  

Nella mostra 2017 ho rappresentato il mondo della natura,  ma non ho dipinto  paesaggio del mare.
 Ho dedicato l' intero lavoro di quest'anno unicamente ad esso.   Sono sempre rimasta affascinata dalla potenza del mare, dal suo profumo intenso, dalla luce ricca di riflessi e dalle sue stupende tonalità blu-azzurre e grigio-verdi.
E poi...come non rimanere magicamente ipnotizzati dal suono delle onde, dalla loro musicalità?
Il mare lo respiro, lo guardo, mi fa compagnia, lo porto dentro
di me; la sua brezza profumata di salsedine di alghe   e di pini marittimi impregna l 'aria ed  entra senza che me ne accorga.
É  una presenza così abituale in me che, quando mi allontano dalla nostra Liguria, lo rimpiango e   mi manca terribilmente.
Senza il mare perdo anche l 'orientamento, perché  esso é un riferimento fondamentale come fosse una bussola.
La mia visione del mare nei lavori che ho realizzato é contemporanea, é quella della mia esperienza : un mare tranquillo, addomesticato, cordiale e desiderabile,  che fa pensare alle vacanze e al relax.
Ma non dimentico anche il fascino del mare d'inverno, che con la risacca violenta, mi dà un senso di maestosità  e di forza.
I miei quadri sono composizioni molto semplici, dove il mare non é mai il soggetto principale, ma é come un pretesto o un occasione per guardare altre situazioni: il bambino che gioca sulla sabbia, il pescatore che rammenda le reti, la donna seduta che guarda l'orizzonte, la coppia che corre sulla battigia...
C'é anche qualche scorcio della nostra riviera di levante e ho dipinto qualche animale nel suo ambiente naturale.
I miei quadri sono un invito ad avvicinarsi, a tuffarsi,a provare la sensazione di bagnato, a trovare le note romantiche  di un tramonto...    ho provato trasmettere l 'odore di salsedine, le grida dei gabbiani, il vortice di emozioni  che  spesso il mare ci trasmette anche quando con  voce cupa e misteriosa ci cattura e spaventa.



PRESENTAZIONE ARCHITETTO E. FRANZONI 


Architetto Franzoni


Vi sono diversi modi di rapportarsi alle arti visive. Vi è il punto di vista di esperti e critici d’arte, v’è l’approccio degli artisti, vi è l’approccio della gente comune e quello degli utilizzatori d’opere arte professionali. Devo dire che il mio punto di vista è appartenente alla quarta categoria fra quelle citate. La mia visione delle opere d’arte si discosta sicuramente da quella più professionale della critica d’arte. Penso che le arti non si debbano interfacciare solo con circoli elitari bensì debbano incidere sugli stati emozionali di un pubblico ben più vasto. Devono essere soprattutto momenti espressivi che suscitino stati emozionali nel tessuto sociale. Le emozioni, a volte le frustrazioni, le visioni dell’artista proposte nelle opere devono essere trasmesse e facilmente lette dall’osservatore senza essere costretto ad uno complicato studio d’analisi critica che aiuti a comprendere l’opera stessa. E’ vero l’artista nell’arco della sua vita si modifica sia dal punto di vista espressivo sia nell’utilizzo di differenti tecniche rappresentative, osserva, studia, esperimenta e crea; ma quello che è estremamente importante è essere diretti e sinceri con se stessi e con chi fruisce ed osserva le loro opere. Spesso chi si approccia alle arti espressive lo fa per diletto, per se stessi. E’ vedere riflessi i propri sentimenti, le proprie emozioni.

Quanto si decide di esporsi al pubblico è come rivelare una parte della propria personalità, far partecipi gli estranei dei propri momenti di intimità insiti nella opera. E’ un passo difficile che richiede coraggio ed è tipico di chi veramente ama l’arte espressiva per quello che essa rappresenta. Non vi è la costrizione di una carriera professionale legata ad aspetti commerciali. E’ in quest’ultimo quadro che si può ritenere che Mariangela Ilari possa rispecchiarsi. Il suo percorso di pittrice comincia da giovanissima. La natura l’aveva dotata della facilità del tratto e di facilità espressiva. Queste doti, spesso sopite dalla vita quotidiana, riemergevano frequentemente con vigore e naturalezza. E’ facile riconoscere che i suoi momenti espressivi non erano condizionati da studi artistici. E’ la naturalezza e la freschezza dei suoi quadri che ha caratterizzato il percorso formativo della Ilari odierna.

Ritengo sia stata proprio questa indipendenza da input esterni che ha permesso alla pittrice di maturare la propria capacità interpretativa. Un percorso suggerito dal proprio istinto ma sempre tenuto nascosto, mai esternato. Un percorso che le ha permesso di sperimentare proprie tecniche pittoriche nei vari soggetti che via via l’aiutavano a comunicare con se stessa. Una vena direi “Impressionistica” che nella messa in scena di luce e colore, pur richiamando movimenti legati al Fauvisme contraddistinti da un uso selvaggio del colore, da esso si distingue per l’uso garbato della materia pittorica. Per lei conta il significato dell’opera anche quando nella sua visione sembra approfondire concetti antinaturalistici nelle tinte. Spontaneità, naturalezza e colore si fondono in forme semplici. Forse troppo gelosa del suo mondo, molto probabilmente perché pensava che quel mondo potesse suscitare emozioni solo a se stessa, o forse la paura di svelarsi al pubblico non le ha mai fatto ritenere che i suoi quadri potessero risvegliare vive sensazioni anche ad altri.

La pittrice si presenta oggi con una seconda personale. Nel suo viaggio attraverso la natura non si era ancora soffermata con convinzione su ciò che più di ogni altra cosa scandisce la vita e ne influenza gli umori di noi che viviamo sulla costa. C’è tanto mare nei nostri occhi che quasi non ce ne accorgiamo. Abbiamo imparato a non sorprenderci. Eppure mare è movimento, è cambiamento continuo di luci e colori. E’ vita reale, visibile e nascosta. Lo respiriamo, ne sentiamo i profumi, ci accoglie quando decide di essere calmo e ci respinge quando non vuol saperne di noi. E’ in definitiva un essere animato che si relaziona con le nostre vite. Ecco, questo è il mondo esplorato da Mariangela Ilari in questa sua personale. Ne esamina tutte le componenti che contribuiscono alla caratterizzazione del filo conduttore dell’esperienza creativa. Ne carpisce la luce, i colori e le forme a volte spezzando l’immagine senza che se ne avvertano le mancanze. Si pone alle spalle di chi lo ammira penetrando nelle loro menti. Il mondo che ruota attorno all’acqua è sempre pieno di vita ed energia sia che siano dei gabbiani, delle anatre o dei pesci, sia che siano delle conchiglie o delle sardine in una cassetta del mercato. 

Per lei la “natura morta” comunica le stesse vibrazioni di ciò che è animato. Anche il solo gesto del riparare una rete da pesca stimola tutto un mondo di percezioni unite ad una vita legata al mare. Non serve rappresentare tutta la scena: basta la mano che rammenda. E sempre con quel suo tratto deciso, quasi impressionistico, a volte martoriato e a volte dissacrante. Il pennello entra con la materia nella materia che definisce l’immagine. E’ forte la percezione di vivere l’opera dall’interno della stessa. Fattore unificante ne emerge l’acqua che come un tulle agitato dal vento ci appare sempre con contrasti di colore che dialogano col cielo.

Tutto questo trasmettono i dipinti di Mariangela Ilari che ci porta attraverso i suoi quadri a rivivere profondamente le sue sensazioni.


                            I   nostri borghi


                    ... piccoli angoli di poesia,
                    dove e il mare fa da specchio
                    alle fronde  ondeggianti
                    dei pini marittimi
                   piccoli mondi antichi,
                   dove il mare si macchia
                   dei colori pastello delle case,
                    piccoli gioielli incastonati
                    lungo la costa.
     

                                 
S Michele Pagana

Particolare di S Michele


Passeggiata S Michele P

                                                                                                 
S Fruttuoso
                                                          

Alberi Paraggi


                           

                                                 
                                                       
Portofino.                           

Tetti di Rapallo
                                                                 
                                                                           
S.Margherita L







             
                          Castello   Santa Margherita                                             

                                                     

promontorio Portofino



                                                                                         
Particolare Torre Saracena Zoagli

                                                                                   
               







                  
Castello Rapallo.  



 Golfo Tigullio



                             
                             












Limoni della riviera


           Piante ed animali                                                     





Agave














Delfini
                                   






I delfini spruzzano, giocano,  nuotano come bambini
Cantano e danzano come il mare
Il loro canto melodioso da  benessere a chi li ascolta




                         
                                                                            
                          
                                                    



               
             Conchiglie insabbiate.   

I colori hanno una loro vita propria,
           si trovano anche nella parte interna delle  conchiglie assopite, nelle
  profondità marine -  un indizio di feste segrete; grazie a una scoperta fortunata, potremmo parteciparvi anche noi."             
      Ernst Jünger 



Conchiglie 2

Conchiglie con perla


Conchiglie 3



                 

                      Non so dove i gabbiani abbiano il nido,  ove trovino pace.                               Io son come loro,  in   perpetuo    volo.
  La vita la sfioro  come  essi l'acqua   ad acciuffare il cibo.  E   come  forse anch'essi amo la quiete,  la gran quiete marina,
ma il mio destino è vivere   balenando in burrasca.                  
                              (   Vincenzo Cardarelli)




  
Natura morta di pesci

Acciughe




polipi


La figura umana


Bagnante
Footing in spiaggia

Donna con cappello



... quando i miei pensieri sono ansiosi, inquieti e cattivi, vado sul litorale e il mare li annega e li manda via  con i suoi suoni larghi, li purifica con il suo rumore e impone un ritmo su tutto ciò che in me é disorientato e confuso.
                                                R.M.Rilke



Pescatore rammenda reti

Canottaggio


Ragazzi 


Donna in acqua
    
Gioco con la sabbia
Mano con granchi



Le barche






Nel golfo il mare esprime la sua semplicità  e il fascino delle sue insenature...un dolce dondolo di vele,gozzi e barche davanti alla riva che riposano vicine, compagne di avventura, alcune solitarie invece,paiono attendere un viaggiatore.                               
                                                                       (Blog Dead Miss Flechter)
























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